Gelato; si, però…

GELATO: SÌ, PERÒ…

Eccoci di nuovo in questo periodo dell’anno in cui la frutta sta raggiungendo l’apice della sua varietà, ce n’è per tutti i palati e per ogni spuntino di ogni giorno e di ogni settimana.

Eppure la domanda più ricorrente è: “Il gelato quando lo posso mangiare?”. In effetti è un alimento molto ricco e la sua composizione può metterci così in difficoltà da non sapere in che momento della giornata collocarlo e con quale frequenza.

Un gelato è fatto di acqua, latte, zuccheri, uova, aromi, frutta fresca, frutta secca, che vengono miscelati e congelati.

La prima grande distinzione da fare è quella tra gelato artigianale e gelato industriale. È facile capirne la differenza: il gelato artigianale dovrebbe contenere degli ingredienti di ottima qualità, freschi e di stagione. Dico dovrebbe perché spesso nelle piccole gelaterie che si definiscono artigianali vengono utilizzati dei preparati che è sufficiente miscelare al latte per ottenere un prodotto che ha poco a che fare con il gelato artigianale.

Poco grave. Sono facilissimi da smascherare semplicemente guardando il colore del gelato e facendo caso alla stagionalità della frutta. Con i gusti che non sono alla frutta in realtà è un po’ più complicato.

Sicuramente nei pomeriggi un po’ più caldi un buon gelato può darci il giusto sollievo ma dobbiamo fare attenzione: è un alimento vero e proprio e ricco di nutrienti.

Come abbiamo visto prima gli ingredienti che lo compongono sono molti: abbiamo latte e uova (non sempre presenti) che sono la fonte principale di grassi e proteine, ci può essere la frutta ricca di zuccheri e ci sono anche zuccheri aggiunti. Nei vari gusti possiamo poi trovare frutta secca (noci, nocciole, pistacchi…), cioccolato e vari aromi più o meno naturali.

Sono sempre più frequenti i gelati fatti con bevande di soia o di riso e sono consumati da chi vuole un alimento meno calorico, da chi è intollerante al lattosio o da chi è vegano.

Il gelato alla frutta è meno calorico di altri tipi di gelato, di seguito un elenco indicativo dell’apporto calorico per 100 g di gelato di ciascun tipo:

  • Gelato alla fragola 110/120 Kcal
  • Gelato al limone 120/130 Kcal
  • Gelato allo yogurt 130/150 Kcal
  • Gelato alla vaniglia 170/200 Kcal
  • Gelato alla panna 180/190 Kcal
  • Gelato al cioccolato 180/200 Kcal.

Spesso si pensa che una bella coppa di gelato possa tranquillamente sostituire un pasto, ormai lo avete capito, grassi e zuccheri non mancano perciò è bene che questa cosa non diventi un’abitudine ma che venga fatta ogni tanto abbinando correttamente gli altri alimenti durante la giornata in modo da non sovraccaricare di latticini e cibi particolarmente grassi o zuccherini.

Dobbiamo fare attenzione anche a quante volte lo prendiamo come spuntino! Cerchiamo di preferire i sorbetti che non contengono latte o uova.

Un’ottima alternativa è il gelato finto e questo ce lo possiamo mangiare ogni giorno! È cremoso e fresco come il gelato ma è fatto solo di frutta. Eccovi la ricetta!

Congelate mezza banana (per una porzione di gelato) tagliata a rondelle e congelate anche la frutta che preferite per fare il vostro gelato: fragole, mirtilli, ciliegie…

Mettete la banana congelata in un frullatore, aggiungete 3 cucchiai di acqua o di latte (anche di soia) e inziate a frullare mescolando ogni tanto. Una volta raggiunto un composto omogeneo frullate insieme la frutta congelata e spezie a piacere (cannella, curcuma, zenzero).

Per ottenere un buon gelato finto al cioccolato aggiungete alla banana del cacao in polvere e mezzo cucchiaino di miele.

Alla fine potete decorare con scagliette di cioccolato fondente, frutta secca, farina di cocco.

Insomma potete sbizzarrirvi come preferite ed ottenere una merenda fresca e sicuramente golosa.

Anche per noi donatori è uno spuntino fantastico: in questo modo riusciremo a tenere sotto controllo colesterolo, trigliceridi e glicemia e donare sarà sempre la solita passeggiata!

Buona estate e buon dono.

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