CARDI

Quanti di voi non consumano abitualmente i cardi perché non sanno da che parte iniziare a pulirli o semplicemente perché richiedono un bel po’ di tempo per essere preparati?

Proviamo allora a mettere da parte la pigrizia e a scoprire tutte le proprietà di questo ortaggio.

I cardi sono una pianta erbacea della famiglia dei carciofi la cui parte edibile è rappresentata dal fusto e dalle coste fogliari – simili a quelle del sedano. Maturano nella stagione invernale.

Sono ricchi di acqua, fibra e sali minerali mentre il loro apporto calorico è molto basso. Il loro gusto ricorda molto quello del carciofo.

Ecco i nutrienti principali che possiamo trovare:

 

Valori per 100 g
Kcal 17
Acqua 94 g
Fibre 1,6 g
Carboidrati 4 g
Zuccheri 3,9 g
Proteine 0,7 g
Grassi 0,1 g
Potassio 400 mg
Sodio 170 mg
Calcio 70 mg

Questo ortaggio ha moltissime propietà:

  • Proprietà depurative date dalla presenza della silibina, una sostanza che è in grado di ridurre gli effetti tossici a carico del fegato di molte sostanze.
  • Proprietà digestive: i cardi sono ricchi di cinarina che, tra le altre cose, stimola la produzione della bile.
  • Proprietà antiossidanti: questa proprietà è data da un elevato contenuto di flavonoidi e polifenoli.
  • Infine aiutano la regolarità intestinale grazie all’elevato contenuto di fibre.

Per pulirli è necessario eliminare la parte estena più coriacea e tutte le fibre presenti nel fusto. Per fare questo è necessario usare un pelapatate e anche un paio di guanti, se non li usate rischiate di ritrovarvi con le mani nere a fine operazione, proprio come succede con i carciofi.

Una volta puliti è bene metterli a bagno in acqua e limone per fare in modo che non anneriscano a loro volta.

Vanno poi bolliti in acqua o latte per almeno due ore. Quando sono stati lessati si possono consumare così ma si accompagnano molto bene anche alla salsa di pomodoro o a delle acciughe. Non a caso il cardo viene accompagnato spesso alla bagnacauda.

Esistono molte varietà di cardo in Italia, proprio per questo motivo è un ingrediente utilizzato in molti piatti della tradizione, sia nelle zuppe che come contorno.

Il più noto è il cardo mariano o cardo selvatico, diffuso in tutto il centro, sud Italia e nelle isole.

C’è poi il cardo Gobbo di Monferrato, chiamato così proprio per la sua forma. È l’unica varietà che piuò essere consumata cruda in pinzimonio.

Ma ci sono anche:

  • Cardo di Bologna: privo di spine, con costole piene, di media grossezza;
  • Cardo di Chieri: molto diffuso in Piemonte, di buona qualità, poco spinoso e facilmente conservabile;
  • Cardo di Tours: varietà pregiata ma poco diffusa perché spinosa;
  • Cardo gigante di Romagna: coltivato nell’intera area romagnola;
  • Cardo alato: si trova comunemente nelle zone umide ed erbosee;
  • Cardo Triste che si distingue per i copolini fiorati rosso porpora.

A volte eliminiamo dalla nostra dieta alcuni alimenti perché non sappiamo come trattarli, il cardo è uno di questi. Proviamo a dedicarci un po’ di tempo, sono sicura che non saprete più rinunciarci.

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