IL CIBO PRONTO FA BENE?
Ultimi giorni di lavoro, manca poco alle vacanze e alla partenza, non vale la pena fare una spesa troppo abbondante che poi rimane tutto in frigo e quando si torna bisogna buttare troppe cose. Fuori fa anche un po’ caldo, non ce la sentiamo proprio di accendere i fornelli e non abbiamo voglia di sporcare la cucina che desideriamo trovare pulita al nostro rientro.
Allora cosa c’è di meglio dei piatti pronti che troviamo al supermercato? Sembrano invitanti, gustosi e sani, le confezioni sono belle e colorate, c’è pure scritto che fanno bene e che contengono più di mille nutrienti di cui non sapevamo nemmeno di avere bisogno. Costano un po’ a dirla tutta, ma chi se ne importa, siamo o non siamo in vacanza? Dopo un anno così difficile potremmo concederci uno sfizio, o no?
Quando si ha poco tempo o poca voglia di cucinare, la tentazione di cedere ai piatti pronti è sempre fortissima, ma sappiamo bene cosa stiamo comprando? Ci siamo mai fermati a leggere bene l’etichetta e a chiederci in che modo sono stati preparati?
Partiamo dalla definizione di “alimento processato”. Un alimento processato è un alimento che ha subito vari processi di lavorazione industriale, che viene prodotto in lotti identici tra di loro, che ha lunghi tempi di conservazione e che contiene additivi che lo mantengano emulsionato per fare in modo che la parte acquosa e quella grassa non si separino.
In pratica quali sono? Piatti pronti surgelati, cotolette, bastoncini di pesce panati, snack, merendine, carne conservata, dolci confezionati, ecc.
Leggendo la definizione possiamo riconoscere tre grandissime criticità di questi alimenti:
- “Ha subito vari processi di lavorazione industriale”: più un alimento viene trattato e lavorato più perde il suo valore nutrizionale. Questi cibi raffinati sono infatti poveri di micronutrienti (sali minerali e vitamine) e fibra, insomma, perdono tutte le proprietà specifiche che caratterizzano un alimento e ci apportano solo i macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) con le loro calorie.
Sappiamo bene che anche semplicemente cuocendo le verdure, ma anche la carne o il pesce, perdiamo i loro nutrienti, immaginiamoci quando vengono trattati industrialmente!
Sali minerali, vitamine e fibre sono indispensabili a far funzionare tutti nostri meccanismi e soprattutto mantengono in forma il microbiota intestinale che comanda il nostro secondo cervello.
- “Viene prodotto in lotti indentici tra loro”: perché un prodotto sia riconoscibile e, se ci piace, lo acquistiamo più volte, deve per forza avere ogni volta lo stesso gusto. Sappiamo bene però che gli alimenti semplici, quelli veri, non sono mai uguali, il loro sapore varia in base alla stagione, a quanto sole ed acqua hanno ricevuto nel caso di frutta e verdura, per la carne ed il pesce invece il sapore dipende anche da come si sono nutriti gli animali.
Per mantenere lo stesso gusto, ai cibi pronti devono per forza essere aggiunti degli insaporitori, del sale, magari dello zucchero o il glutammato, che ormai conosciamo per le sue proprietà tutt’altro che salutari!
Perciò quando mangiamo questi piatti, assumiamo nutrienti e anche calorie in eccesso perché sono stati aggiunti durante il processo di lavorazione per garantire un’uniformità di sapore.
- “Ha lunghi tempi di conservazione”: anche in questo caso vengono aggiunte sostanze non proprie dell’alimento per fare in modo che il piatto pronto si conservi per più tempo sugli scaffali e mantenga un bell’aspetto, magari colorato e vivace. Se così non fosse non saremmo invogliati all’acquisto.
Oltre a queste criticità, date solo dalla definizione, io ne vedo almeno altre tre:
- È provato che questi cibi danneggiano il nostro meccanismo di fame e sazietà perché di solito sono golosi e vengono studiati ad hoc per invogliarci a mangiarne in quantità superiori alle nostre esigenze. Provate a pensare ad uno snack salato o alle patatine: quante volte siete riusciti a darvi una misura e a fermarvi prima che fossero finite? Ecco, non dipende solo dalla nostra golosità ma anche da come vengono preparati e miscelati i sapori. Tutto questo porta ad aumentare le probabilità di sviluppare sovrappeso ed obesità con i danni conseguenti.
- Un piatto pronto costa sicuramente di più allo stesso piatto che potremmo prepararci a casa con gli stessi ingredienti: fanno male anche al portafoglio oltre che alla nostra salute!
- E per concludere fanno male anche all’ambiente! Pensiamo a quanta energia è necessaria per produrli, conservarli, trasportarli e mantenerli freschi nel luogo di vendita. Oltre a questo, i piatti pronti di solito sono quelli che hanno una grandissima, eccessiva quantità di imballaggi.
Senza entrare nello specifico degli effetti che hanno conservanti ed additivi sulla nostra salute, credo che basti questo elenco per convincerci che, più semplici sono i cibi che acquistiamo, meno lavorazioni hanno subito, meno effetti negativi avranno sulla nostra salute.
Allora per fare del bene al noi, al nostro portafoglio e all’ambiente, prendiamoci sempre un po’ di tempo per cucinare, per preparare dei piatti semplici e per fare una spesa intelligente!