Alimentazione consapevole

ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

 

Rieccoci qui, tornati dalla pausa estiva, belli carichi e pronti ad affrontare la nuova stagione. Devo ancora spiegarmi perché qualcuno ha deciso che l’anno inizia a gennaio e non a settembre.

Per questo nuovo inizio vorrei darvi allora degli spunti un po’ diversi per mettere in atto i cambiamenti ed i buoni propositi che ci siamo prefissati.

Promesso, con i prossimi articoli continuo a parlarvi di alimenti e a darvi ricettine sfiziose!

Secondo me però vale la pena “perdere un po’ di tempo” e provare a cambiare atteggiamento, capire le vere motivazioni e non voler ottenere tutto e subito.

Spesso associamo al concetto di benessere il fatto di essere magri, tonici, in forma. Pensiamo che raggiungendo la nostra migliore forma fisica tutti i problemi si risolveranno da soli.

Il benessere invece riguarda anche altri aspetti che non sono necessariamente legati alla forma fisica. Riguarda tratti del nostro carattere, della nostra indole, di quello che siamo veramente e dell’accettazione di noi stessi, di essere soddisfatti della nostra vita e di quello che abbiamo ottenuto e creato fino a questo punto, della realizzazione dei nostri sogni, ideali ed obiettivi. Insomma si tratta di mettere sulla bilancia tutte le sfaccettature della nostra vita, prenderne atto ed accettarle.

Sicuramente un buono stato di salute è indispensabile al mantenimento del nostro benessere e sappiamo bene quanto il peso corporeo incida sulla salute fisica, quanto mantenere il peso giusto sia una forma di prevenzione di malattie a grande prevalenza come diabete, ictus, patologie cardiovascolari, ipertensione, alterazione dei valori sanguigni, tumori…

Nella maggior parte dei casi però, chi inizia un percorso di educazione alimentare ad un certo punto si blocca, rallenta per motivi non legati al fisico, alla difficoltà di gestire un piano alimentare equilibrato in base alle proprie esigenze ma perché subentrano altri aspetti non meno importanti che influenzano il nostro modo di essere: stress, noia, sensazione di inadeguatezza, stanchezza, bisogno di avere ricompense immediate. Ecco allora che diventa fondamentale introdurre il concetto di “consapevolezza”, di prendere atto di cosa vogliamo ottenere liberandoci da condizionamenti esterni. Siamo stimolati in continuo da persone bellissime che mangiano spesso junk food, bevono e fumano ed ostentano quella sicurezza che tanto vorremmo avere. Questo crea confusione. Perciò a maggior ragione dobbiamo concentrarci su noi stessi, come prima cosa, dobbiamo mettere a fuoco l’immagine che vogliamo avere di noi alla fine del percorso, dobbiamo trovare i nostri motivi e liberarci dai condizionamenti. In secondo luogo dobbiamo essere consapevoli di quello che mangiamo, metterlo nero su bianco ed essere oggettivi. Qui diventa fondamentale l’aiuto di un professionista che aiuti a comprendere la qualità dell’alimentazione, che guidi nella scelta degli alimenti, nella lettura delle etichette, che filtri per noi le informazioni di cui siamo più che saturi. È inoltre opportuno sapere di che cosa ha bisogno il nostro corpo in tutte le fasi della vita e prendere coscienza dei naturali cambiamenti che subisce: prima di accettare i cambiamenti è necessario conoscerli!

Per poter portare avanti questo percorso è indispensabile riconoscere i modi in cui mangiamo: siamo da soli o in compagnia? Stiamo davanti alla TV o con il telefono in mano? Sappiamo realmente cosa c’è sul piatto? So quello che sto mangiando, da dove arriva, chi lo ha fatto?

Infine dobbiamo spendere del tempo per distinguere il tipo di fame che abbiamo perché la fame non è una sola. Credo che raramente ci capiti di mangiare per fame vera e propria, si tratta il più delle volte di appetito oppure ci mettiamo a tavola perché è l’ora di pranzo o di cena. Altre volte mangiamo per rabbia, noia, nervosismo allora è in questi momenti che dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo imparato sulla consapevolezza, dobbiamo imparare a respirare e prendere del tempo per capire perché stiamo facendo una determinata cosa. Dobbiamo far sì che la presenza e la gentilezza siano degli ingredienti fondamentali nel nostro cambiamento, non dobbiamo pretendere di stravolgere le nostre abitudini per raggiungere velocemente il nostro obiettivo. In questo modo non ci renderemmo conto del beneficio dei piccoli cambiamenti e non riusciremmo a farli diventare nostre abitudini. Ricordiamoci che tutto quello che otteniamo in fretta, altrettanto in fretta tenderà ad andarsene, coltiviamo la pazienza e la consapevolezza.

Allo stesso modo quando decidiamo di diventare dei Donatori dobbiamo portare avanti la nostra scelta con costanza e perseveranza e ogni tanto pensiamo alle motivazioni che ci hanno spinto a farlo, servirà a rafforzarle e a radicarle sempre di più in noi.

 

Buon nuovo inizio a tutti!

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