I BUONI PROPOSITI

Siamo arrivati alla fine di dicembre, momento di bilanci e riflessioni.

Ben presto fanno capolino nella nostra testa i buoni propositi, dai più semplici a quelli più ambiziosi; i più comuni li conosciamo tutti: “Appena finiscono le feste mi metto a dieta”, “Quest’anno penso alla mia salute”, “Corro ad iscrivermi in palestra, faccio l’abbonamento triennale e non mi ferma più nessuno”, “Entro l’estate voglio rientrare in quel vestito”.

Potrei andare avanti ancora per un bel po’, ma abbiamo capito di che cosa si tratta. Direi che sono ottimi propositi: prendersi cura di sé, pensare alla propria salute sta alla base per vivere al meglio.

Stavolta però voglio darvi una mano e suggerirvi dei buoni propositi che ci riguardano ma in un senso più ampio.

Se vogliamo iniziare una dieta proviamo a cambiare punto di vista, magari ci torna utile anche per capire che usare l’alimentazione per migliorare il nostro stile di vita non significa “fare la fame”, dover rinunciare a tutti quei cibi che ci piacciono così tanto, che ci dovremo rinchiudere in casa e non uscire più con nessuno. Significa anche in un certo avere rispetto per gli altri e per l’ambiente. Ora provo a spiegarvi come la vedo io.

Mai come in questi ultimi mesi abbiamo sentito dire che le risorse sulla Terra sono in via di esaurimento, che stiamo consumando molto di più di quanto la Terra riesca ad offrirci – per la precisione in questo momento sono necessari 1,7 pianeti Terra per soddisfare il fabbisogno della popolazione mondiale. Ci siamo chiesti dove li possiamo trovare questi pianeti? O meglio, ci siamo chiesti se forse non stiamo esagerando e che cosa possiamo fare?

È indispensabile iniziare a capire che anche se da soli siamo piccolissimi, al contrario il nostro singolo contributo è grande, prezioso e contagioso. E soprattutto è il momento di metterlo in atto, non possiamo aspettare.

Come possiamo aiutare il mondo aiutando noi stessi con la nostra dieta, con il nostro sforzo di rimetterci in forma?

È molto più semplice di quanto immaginiamo.

Il Natale è vicino e voglio farvi un regalo, voglio donarvi una delle cose che mi riesce benissimo: una lista di cose da fare, la mia lista dei buoni propositi per il nuovo anno.

  1. Mangiare meno.

Partiamo dal presupposto che tutti prima o poi abbiamo qualche chiletto da buttare via. Mangiare meno non significa mangiare poco ma consumare la giusta quantità di cibo che ci è necessaria per svolgere con agio le nostre attività. Ricordiamoci che lo spreco di cibo non è solo quello che si butta nella pattumiera ma anche quello che si consuma in eccesso.

La quantità di cibo sprecato sarebbe sufficiente a sfamare 4 volte chi di cibo non ne ha.

  1. Mangiare meglio.

L’ho sempre sostenuto: è molto più importante controllare la qualità di quello che si mangia rispetto alla quantità. Se impariamo ad ascoltare il nostro corpo saremo capaci senza fatica di dargli la giusta dose di cibo, se poi lo scegliamo di qualità allora il gioco è fatto.

  1. Mangiare cibo locale e cibo fresco.

Alimenti locali, freschi e di stagione saranno sicuramente più nutrienti, più ricchi di principi attivi rispetto ad alimenti che arrivano da lontano: come nel caso di frutta e verdura che vengono raccolti quando ancora non sono maturi e perciò poveri di sostanze. Inoltre questi alimenti hanno un impatto ambientale importante perché è necessaria molta più energia per conservarli e trasportarli con conseguente ricaduta sull’inquinamento globale.

Inoltre, se acquistiamo cibo locale ci è più facile avere informazioni sui metodi di allevamento, coltura e produzione.

  1. Acquistare cibo meno confezionato possibile.

Stiamo vedendo tutti come la plastica, o meglio, i rifiuti di plastica stiano devastando interi ecosistemi. Produrre meno rifiuti può essere un ottimo inizio per rallentare questo fenomeno.

  1. Consumare meno carne.

Questo non significa eliminarla del tutto ma assumerla nelle dosi raccomandate. Un eccessivo consumo di carne (più di 2-3 volte la settimana) ha un impatto ambientale importante: dagli allevamenti animali derivano molte più emissioni di CO2 che dalle colture vegetali e viene impiegata molta più energia.

  1. Cucinare di più.

Preparare per me, per la mia famiglia ed i miei amici pasti da condividere, prima di tutto dà un altro significato al pasto, lo rende più prezioso, in secondo luogo questo presuppone l’acquisto di cibo fresco e non precotto, confezionato.

  1. Stare di più all’aria aperta.

Stare nella natura, all’aperto ci riporta a scoprire i nostri valori e ci riporta nella nostra dimensione di origine.

  1. Continuare l’attività fisica.

Io dico continuare perché l’anno scorso sono stata brava, mi sono iscritta in palestra e ci sono sempre andata! Ma non è fondamentale la palestra, basta muoversi, camminare, correre.

  1. Pensare che qualcosa di buono possa partire da me.

Non dobbiamo aspettare che sia sempre qualcun altro a risolvere i nostri problemi, che in fondo se il mondo sta andando a rotoli non è colpa nostra. Intanto noi iniziamo con piccole cose, con quello che possiamo fare, se magari qualcuno poi ci copia allora insieme avremo fatto qualcosa di bello e importante.

Ed infine il più bello ed il più difficile:

  1. Prendere tempo per me e per il riposo.

E dopo aver fatto il mio decalogo voglio augurarvi con tutto il cuore un anno pieno di gioia, salute e soddisfazioni personali e condivise… che in fondo noi siamo degli specialisti del DONARE!

Buone Feste.

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